Il progetto europeo Humanitarian Corridor ha le sue radici nei corridoi umanitari implementati dalla Comunità di S. Egidio, dalla Tavola Valdese e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, nel biennio 2016-2017, con la collaborazione di Apg23 attraverso il suo corpo nonviolento di pace Operazione Colomba.
Obiettivo del progetto è quello di definire delle procedure standardizzate per l’implementazione dei corridoi umanitari che possano essere applicate da/in altri stati europei, a favore di rifugiati di diversa provenienza.
Il progetto prevede 4 pacchetti di lavoro e il raggiungimento di diversi obiettivi intermedi al fine di realizzare l’obiettivo finale.
La prima fase del progetto prevede l’analisi dei corridoi umanitari implementati nel biennio 2016-2017, lo studio di altre pratiche europee di relocation e resettlement, la valutazione dei bisogni dei rifugiati potenzialmente titolari di protezione internazionale e degli stati in cui i corridoi vengono già realizzati o saranno potenzialmente adottati nel prossimo futuro.
Obiettivo di questa prima fase di ricerca è quello di definire delle procedure che verranno testate nel corso del terzo pacchetto di lavoro, il vero cuore dell’intero progetto, che prevede l’ingresso legale e sicuro in Italia e Francia di 1.000 rifugiati dal Libano e dall’Etiopia ed il supporto al loro percorso di integrazione nel tessuto sociale locale.
Sulla base dei risultati e delle valutazioni del progetto pilota, il partenariato elaborerà le procedure definitive e standardizzate per la realizzazione dei corridoi umanitari che verranno poi diffuse attraverso la pubblicazione di un Handbook e la presentazione dei risultati del progetto nel corso di conferenze volte alla disseminazione del modello “Corridoi Umanitari” a livello europeo.